mercoledì 24 novembre 2010

Eutanasia

Durante il corso della propria vita la gente cerca di sopravvivere, sfuggendo all'inevitabile morte giorno dopo giorno. Tuttavia in alcuni casi la morte rappresenta più un sollievo: parliamo dello stato vegetativo e delle altre malattie che rendono l'uomo più un soprammobile che un essere vivente. La paura di consumarsi su di un letto di ospedale costituendo un peso per la propria famiglia spinge molti a esprimersi quindi in favore dell'eutanasia: una morte dolce terminerà il lungo calvario senza ritorno di cui sono vittime portandoli finalmente verso il riposo eterno.... ma qualcosa non và: lo stato italiano ritiene tale pratica illegale. Ma perché? analizziamo le ragioni di fondo... prendiamo il caso di un coma vegetativo irreversibile con una dichiarazione di volontà a favore... perché la volontà di un individuo dovrebbe decadere in condizioni fisiche che impediscano al suddetto di esprimersi? viene forse contestato a un morto il suo testamento? che senso ha tenere in vita su di un letto qualcuno che non potrà mai alzarsi? Forse la sua anima.... Inutile chiedere oltre... In questo come in innumerevoli altri casi possiamo solo tirare qualche bestemmia contro Attila l'unno per non aver raso al suolo Roma e quella base di cancro che vi era... La cosiddetta "etica" propugnata dai nostri esimi governanti e pubblicizzata dai nostri ministri della fede impone quindi ad un individuo di continuare a soffrire quasi in un eterna tortura, in cui la sofferenza non può finire perché altrimenti sarebbe immorale... Chiedo quindi a voi difensori della fede e della morale, dov'è il vostro dio mentre voi siete in stato vegetativo su di un letto? La volontà di un uomo deve forse sottomettersi al giogo del buoncostume? Attenzione gregge di agnelli, il vostro pastore lavora al mc Donald....

domenica 21 novembre 2010

Vivisezione



« [...] L'animale dev'essere giovane, perché tu possa operare con lo scalpello senza excisori. Venga disposto supino sulla tavola, del tipo di quelle che vedete in gran numero preparate da me, più piccole o più grandi, in modo da trovarne sempre una commisurata all'animale che vi va steso sopra [...] Si diano istruzioni a uno degli inservienti, dopo aver deposto supino l'animale sulla tavola, di avvolgerlo con quattro legacci, uno per ogni arto, e di far passare sotto l'estremità dei legacci e legarli lì assieme. Se l'animale ha troppi peli sullo sterno, gli si tolgano anche questi. Tale la preparazione dell'animale da sezionare. [...] Tre sono le operazioni chirurgiche che si effettuano sull'animale vivo, aventi qualcosa in comune fra di loro e ciascuna qualche peculiarità. Un taglio effettuato sulle curve delle costole basta allo scopo di osservare le arterie del polmone o anche, oltre a questo, un altro taglio nell'altra parte del torace, la cui utilità dirò fra poco. Un terzo procedimento è quello in cui viene messo a nudo il cuore ma non si ha perforazione del torace.  »(Galeno, De anatomicis administrationibus, K II, 626-627 e 634-635.)
 Parole lontane ma non troppo: avvenimenti simili continuano a verificarsi nel mondo, sotto gli occhi di quanti pur manifestando non riescono a prevalere. Giorni fà un ulteriore manifestazione è partita per contrastare questo fenomeno, quasi un ulteriore grido nel vuoto a mio parere, poiché molti cominciano a parlarne senza nemmeno sapere ma basandosi su un fattore di tenerezza degli animali che li porterebbe a salvare un cane ma a far triturare un topo di fogna senza problemi. Per i pochi che assennatamente manifestano invece posso cominciare a esporre il mio punto di vista, che forse non difende ne attacca la loro posizione, ma come spesso mi capita porta soltanto a domande più grandi a cui non so rispondere. Il problema in se della vivisezione consiste nel mantenere in vita gli animali facendoli soffrire con lo scopo di testare l'effetto di farmaci e prodotti e di misurarne le reazioni prima di immettere tali merci sul mercato, ma esiste forse alternativa? intendo, provate a porvi dal punto di vista di un uomo con un tumore... oltre a dover sopportare la condizione in cui si trova dovrebbe anche recarsi ogni giorno in laboratorio per essere bombardato da chissà quali sostanze con la speranza di poter guarire un giorno senza che una delle tante cure sbagliate lo abbia già ucciso? Onestamente sarei d'accordo con gli animalisti per quanto riguarda le sofferenze che patiscono durante la sperimentazione e le condizioni in cui vengono tenuti ma l'utilizzo di sedativi, oltre a far lievitare i costi della ricerca, rallenterebbe alcuni processi di reazione ai farmaci rendendo inutile l'operazione in atto.... L'unica soluzione a cui riesco a pensare sarebbe quella di creare in laboratorio organismi su cui provare farmaci e quant'altro ma poi i moralisti non comincerebbero a voler proteggere anche loro come entità viventi? e quanto risulterebbero attendibili test svolti su creature sintetiche? L'unica amara domanda che quindi pongo a chi è sceso in piazza per difendere i diritti degli animali è: se non loro chi?

Comincia questa avventura...

Non sò come, non sò perchè ma oggi comincia la mia avventura come blogger opinionista. In questo blog cercherò di esprimere al meglio quelli che sono i miei pensieri e le mie idee, in modo da condividerli e far nascere spunti di discussione... Ok per dirla breve sfogherò tutti i miei complessi su questo blog buttandoci sopra quello che penso del mondo. Partiamo dal presupposto che per me valori morali ed etici non esistono ok? è esattamente quello che intendo con "pensare oltre" quindi non voglio commenti moralisti ma solo risposte intelligenti: Se ironicamente rispondendovi dico che di Sarah Scazzi l'unica cosa che mi frega è il bel cappello dello zio e voi siete talmente tarati da non capire che sto criticando lo sciacallaggio mediatico rimanete in silenzio per favore... Detto questo aspetto proposte per il primo argomento da trattare nel blog, non appena me lo avrete proposto mi studierò per bene la cosa e pubblicherò il mio punto di vista. Attendo fiducioso le vostre proposte.